La creatina è un composto intermedio del metabolismo energetico sintetizzato dal fegato, a partire da determinati aminoacidi. Svolge, all’interno del corpo umano, l’importantissima funzione di
Secondo alcuni studi, può migliorare la performance cognitiva. Verità o bugia? Prima di tutto, occorre sottolineare che la creatina è una molecola presente nel cibo, che viene utilizzato come integratore nello sport per alcune sue proprietà relative alla performance e alla composizione corporea.
Questo integratore ha la funzione di aumentare la ritenzione idrica intracellulare (all’interno del muscolo), costruendo così un ambiente maggiormente idratato, funzionale ad uno sviluppo maggiore dell’ipertrofia sul lungo periodo. Esistono centinaia di studi che dimostrano l’efficacia in sport di forza (anaerobico alattacido), la sicurezza nell’utilizzo e i vari modi d’uso. Noi, oggi, ci concentreremo su altro.
Creatina e popolazioni Cliniche
Leggiamo su internet, da siti senza la benché minima ombra di bibliografia o riferimenti scientifici, che alcuni studi avrebbero comprovato l’efficacia della creatina in ambito cognitivo e psicologico. I primi risultati riguardano, come sempre, la clinica.
I miglioramenti riguarderebbero il tono dell’umore, sintomi di disturbo post traumatico da stress, la memoria e l’intelligenza (termine che non ci appartiene, in quanto non esiste una definizione universalmente accettata di intelligenza).
Nella pratica clinica la creatina risulta utile come supplemento per la cura di disturbi del movimento (Parkinson’s, Corea di Huntington), per la schizofrenia. Evidenze scientifiche sono state trovate nel trattamento dei disturbi dell’umore legati a depressione.
Secondo Roitman e colleghi (2007)
ha molte limitazioni, tra cui il campione (10 pazienti). Ricordiamo però, che i risultati ottenuti su popolazioni cliniche non sono trasferibili a individui privi di patologia. Abbiamo quindi analizzato due Review che hanno raccolto dati su individui sani.
Creatina e Individui Sani
La review del 2018 di Avgerinos e colleghi ha indagato l’effetto dell’assunzione di creatina su una miriade di componenti cognitive (memoria a breve/lungo termine, memoria visuo-spaziale, attenzione, funzioni esecutive, inibizione, fluenza verbale, tempi di reazione, ragionamento e fatica mentale).
Miglioramenti effettivi vengono notati in memoria a breve termine, ragionamento e…eh, niente, tutto qui. Nelle altre misure non sono state trovate differenze significative, in giovani adulti sani. Tradotto, un supplemento di creatina potrebbe migliorare le funzioni cognitive, ma solo in determinate aree.
Uno degli spunti più interessanti di questa Review è la seguente: i vegetariani risponderebbero meglio rispetto agli onnivori alla caffeina, ottenendo nelle prove di memoria risultati superiori. Qual è il reale significato di questo fenomeno? Andiamo più a fondo, con il prossimo studio.
Creatina, performance cognitiva e Vegetariani
L’intervento di Rae e colleghi arriva a risultati in apparenza contrastanti con la review citata nel paragrafo precedente. In questo studio, i soggetti sottoposti ad un supplemento costante di 5g di creatina per sei settimane hanno aumentato in modo significativo le loro performance in compito di memoria di lavoro, quindi nelle funzioni esecutive. Come può essere spiegato questo risultato?
Andando a leggere con attenzione, vediamo che il campione è composto da vegetariani. Tutto torna, quindi. La spiegazione è in realtà molto più semplice di quanto si creda. Seguendo un regime alimentare vegetariano, il grado di creatina che si può ricavare naturalmente dagli alimenti è più basso rispetto agli onnivori.
In breve, le popolazione di vegetariani sarebbero più sensibili agli effetti di un’integrazione di creatina perché ne assumerebbero in minor quantità dalla dieta.
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