Esiste un legame tra dieta vegetariana e disturbi del comportamento alimentare? Negli ultimi tempi le diete su base vegetale si stanno affermando sempre di più per diversi motivi. Se ci riferiamo al contesto italiano, infatti, gli alimenti vegetali costituiscono la base della dieta mediterranea e sono facilmente reperibili nei mercati.

Inoltre, vi possono essere motivazioni anche di tipo etico, quali il progressivo aumento della popolazione mondiale e il marcato sfruttamento delle risorse della Terra. Queste ultime motivazioni potrebbero indurre le persone ad abbracciare un modello alimentare a basso impatto per l’ambiente e che sia sostenibile a lungo termine.

Le persone potrebbero scegliere una dieta vegetariana per diversi motivi, tra cui:

  • preferenze alimentari dei genitori;
  • credenze religiose o di altro tipo;
  • motivi di salute;
  • questioni di gusto;
  • questioni ambientali;
  • rispetto per gli animali;
  • questioni relative al peso ed alle forme corporee.

In questo articolo ci concentreremo sull’ultimo punto, ossia sull’eventuale legame tra dieta vegetariana ed i temi del peso e delle forme corporee.




“ESSERE A DIETA”: UN POSSIBILE FATTORE DI RISCHIO PER I DCA?

Come già scritto in articoli precedenti, il modello patogenetico dei disturbi del comportamento alimentare (DCA) è multifattoriale e postula un’interazione tra fattori genetici ed ambientali di diverso tipo (familiari, sociali e culturali) nella genesi del disturbo.

Tra i fattori di rischio individuali per i DCA abbiamo il dieting. L’aver seguito una o più diete può aumentare il rischio di DCA, in particolare di Bulimia Nervosa (BN), soprattutto se si tratta di diete prese acriticamente da libri e/o siti, il cui intento è palesemente commerciale. Infatti, è ben diverso seguire una dieta sotto controllo di un professionista sanitario adeguatamente formato rispetto ad aver fatto numerose diete “fai da te” senza controllo o un obiettivo specifico. In quest’ultimo caso, seguire una dieta può essere un fattore di rischio per DCA.

Ovviamente, attenzione, non si parla di nessi causali fra dieting e DCA, cosa peraltro difficile da supportare. Si suppone, invece, che il dieting costituisca un possibile fattore di rischio per DCA che assume una maggiore influenza quando si somma ad altri fattori predisponenti (genetici, di personalità, temperamentali, sociali e culturali).

La dieta vegetariana può predisporre ad un dca?

Gli studi sul tema si sono posti diversi quesiti, tra cui la possibilità che le diete vegetariane possano effettivamente favorire i DCA e se tali disturbi siano più frequenti nei soggetti che adottano tali regimi alimentari.

Dagli studi emerge che tra il 40 ed il 50% dei pazienti affetti da DCA segue diete vegetariane. Ovviamente, è importante ribadire che non c’è un nesso di causalità tra DCA e dieta vegetariana. Infatti, i dati mostrano che è presente un’associazione statisticamente significativa tra i due fenomeni.

vegetarianesimo_ Psicologia Cognitiva Applicata

Tuttavia, è stato anche osservato come la sintomatologia tipica dei disturbi alimentari possa presentarsi prima dell’adozione di un regime dietetico vegetariano. In particolare, la dieta vegetariana è spesso adottata dopo l’esordio di un DCA, specialmente di BN. Inoltre, non ci sono evidenze che i vegetariani non affetti da DCA abbiano sviluppato in seguito i sintomi del disturbo.

Quindi, la dieta vegetariana, più che un fattore predisponente, potrebbe essere più un comportamento che risponde agli obiettivi di restrizione dei soggetti con DCA. Questo dato è particolarmente evidente negli adolescenti, in particolare nelle ragazze, che adottano diete vegetariane per mascherare la restrizione dietetica, tipica dei DCA.

Dieta vegetariana e disturbi del comportamento alimentare: considerazioni finali

Una dieta vegetariana strutturata secondo le linee guida scientifiche da un professionista del settore, è in grado di fornire all’organismo tutti i nutrienti che necessita. Inoltre, come ribadito più volte nell’articolo, tra il dieting, in particolare l’adozione di una dieta vegetariana, e i DCA non c’è un nesso di causa-effetto, ma strettamente correlazionale. Inoltre, i soggetti sopracitati, spesso e volentieri, non seguono i principi di una dieta vegetariana equilibrata e presentano la sintomatologia tipica dei DCA.

Soprattutto per quanto riguarda i pazienti in età pediatrica ed adolescenziale che iniziano improvvisamente a seguire una dieta vegetariana, è fortemente raccomandato, vista l’alta prevalenza del fenomeno, un costante monitoraggio relativamente ai prodromi dei DCA.

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Silvia Madeddu, Team PCA

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