I nootropi, o smart drugs, non sono altro che integratori alimentari composti da sostanze o estratti che in teoria dovrebbero migliorare le performance cognitive della persona. Molto è stato scritto, e molti soldi sono stati investiti in progetti e ricerche. Il più famoso è senz’altro il progetto NERRI, finanziato dall’unione europea, che ha investito circa 3,6 milioni di euro. Come spesso accade, i media hanno stravolto il senso dell’informazione, pompando notizie varie fino a farle esplodere. Il risultato? Aspettative altissime, impossibili da soddisfare per farmaci o integratori naturali, sicuramente non miracolosi. Ma, allora, i nootropi naturali funzionano? Io, oggi, ti parleremo della nostra esperienza, portandoti dati di un caso singolo da noi monitorato.

Integratori, Nootropi Naturali e Farmaci

I Nootropi possono essere suddivisi in sostanze definibili naturali, e veri e propri farmaci. Noi, ora, ci concentreremo esclusivamente sui primi. Devi sapere che è possibile trovare sostanze potenzianti anche al bar. La caffeina, per esempio, è forse uno degli stimolanti legali più potenti al mondo, in grado di fornire numerosi benefici psicofisici in termini di prestazione. C’è, tuttavia, un piccolissimo (enorme) problema.




 

Caffeina, Caffeinismo e Performance

La caffeina, sul lungo periodo presenta alcune limitazioni. In primis, al saturarsi dei recettori, per ottenere lo stesso effetto attivante della prima volta, sarà necessario aumentare la dose nel tempo, fino a raggiungere livelli dannosi per la tua salute. La caffeina, quindi, andrebbe ciclizzata. Il problema è che quasi nessuno prende seriamente sostanze simili, che se non utilizzate con cognizione di causa possono rappresentare un pericolo. Cosa succede se non ciclizzo la caffeina?

Aumentano le probabilità di cadere nel cosiddetto caffeinismo. In breve, questa sindrome è caratterizzata da sintomi sia a carico del sistema nervoso centrale che periferico, dovuti ad un forte uso o abuso di caffeina. Tra i sintomi più frequenti troviamo ansia, insonnia, cambiamenti di umore nonché tachicardia, ipertensione, aritmia cardiaca e sintomi intestinali.

Tale sindrome risulta solitamente correlata alla dose e gli effetti avversi sono provocati da dosi maggiori di 500-1000 mg (un espresso può contenere dai 40 agli 80 mg di caffeina). Un discorso a sé va fatto per chi soffre di uno stato d’ansia o è predisposto al panico: in questi casi, dosi molto più basse di caffeina potrebbero indurre sintomi centrali e periferici importanti.

Integratori pre-workout e furbate markettare

La quasi totalità di integratori pre-workout in circolazione deve il suo effetto a dosi elevate di caffeina (dai 100mg fino ad arrivare ai 200mg per dose). Alla luce delle informazioni esposte fino ad ora, comprenderai che l’effetto eccezionale, da integratori simili, non è difficile da ottenere. Si parla ovviamente di una situazione ideale, perché ognuno è diverso e reagirà in modo differente alla caffeina (responsività maggiore/minore).

I nootropi naturali funzionano? Cognizione e allenamento

Lo stesso discorso è valido per i nootropi che promettono un effetto potenziante devastante dovuto a sostanze varie (ginseng, ginkgo biloba, etc…) e poi sono pieni di caffeina. Per ovviare a questa problematica, siamo andati alla ricerca di un integratore diverso, che appunto non contenesse la tanto portentosa quanto potenzialmente pericolosa molecola. Ecco cosa ne è venuto fuori.

La Nostra Esperienza Evidencebased

Anziché limitarci a dare la nostra opinione in merito su gusto e possibile efficacia del prodotto, e dirvi che “WOW è UNA FIGATA, sono INNAMORATO!1!1!”, abbiamo deciso di raccogliere un paio di dati relativi ad un caso singolo, per sei settimane di allenamento. Il protocollo allenante è stato pensato e concepito appositamente per noi da Valerio CV trainer, istruttore di fitness e bodybuilding FIF, con vari master in tecniche di allenamento e nutrizione sportiva. Quali sono state, oltre a parametri allenanti, le altre variabili prese in considerazione?

Variabili prese in considerazione

  • Miglioramento della Forza nel breve periodo
  • Miglioramento dei tempi sui 5 km
  • Qualità del sonno
  • Battito Cardiaco a riposo
  • Battito Cardiaco durante l’allenamento
  • Conduttanza Cutanea (EDA) a Riposo
  • Pressione Arteriosa a Riposo

L’integratore Nootropo è stato, in questo caso, impiegato come preworkout. Il soggetto (esperienza 2 anni di palestra, novizio) ha integrato esclusivamente con la sostanza in questione, a parità di calorie, in una condizione di surplus calorico. I risultati? Positivi. In breve, sono stati rilevati un aumento di forza e un miglioramento sui 5 km. Allora ci siamo? Funziona al 100%? E gli altri dati? Calma, occorre sottolineare alcuni limiti molto importanti.

Nootropi Naturali e limiti

Innanzitutto, il protocollo allenante aveva come focus un aumento di forza nel breve periodo. Chiunque vedrebbe la propria forza aumentare se passa da allenarsi da solo, ad affidarsi a un personal trainer valido. Lo stesso discorso vale per la corsa.

I nootropi naturali funzionano? Cognizione e allenamento

Gli altri dati, invece, sono indicatori di stress (soprattutto EDA). Per poter affermare che i nostri nootropi naturali abbia contribuito ai risultati ottenuti, dovremo per forza analizzare i dati in relazione ad un altro periodo, in cui appunto integreremo di caffeina. La caffeina, nello specifico, potrebbe influenzare la qualità del sonno, la pressione arteriosa e anche le altre variabili. Dico potrebbe, perché prima di parlare occorrono i dati.

Per completare il tutto, aggiungeremo un terzo periodo in cui il soggetto si allenerà in assenza di integrazione. Il tutto, con lo stesso protocollo allenante, stesse kcal al giorno (surplus calorico) e quantità di sonno.

In ultimo, va segnalato ovviamente che si tratta di un caso singolo, e un caso singolo non fa statistica (differenze individuali). Tuttavia, dati presi dal casi singolo sono senz’altro superiori a opinioni di appassionati ed esperti. Presto renderemo pubblici i dati, mostrando le percentuali di miglioramento citate, e i valori relativi alle altre variabili.

Ricorda, l’integrazione si chiama integrazione non per niente. Ogni risultato è frutto di una complessa programmazione, che tenga conto di più variabili possibili. Non sarà mai il singolo allenamento, o sostanza (legale) a permetterti di raggiungere il 100%. Non sarà la singola abbuffata a rendere inefficaci gli sforzi di una vita. Lo stile di vita a tutto tondo fa la differenza, in positivo o in negativo.

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