Calcolo ossessivo dei macronutrienti? IFFYM? Che interazione c’è tra le nuove tecnologie e i comportamenti alimentari di ognuno di noi? Oggi stiamo vedendo sempre più plasmarsi i nostri atteggiamenti in correlazione alla nuova era del digitale persino verso il cibo, trasformando anch’esso in un’esperienza più social che biologica. Tali propensioni sono strettamente connesse non solo con gli stessi meccanismi di autoidentificazione sociale mediata dai social network, ma possono determinare altresì una modalità di approccio dietetico specifico, quale ad esempio il cosiddetto “if it fits in your macros(IIFYM), utilizzato in particolar modo dagli appassionati del Fitness e dagli sportivi in generale.

Dieta e calcolo ossessivo dei macronutrienti

Letteralmente, IIFYM significa “Se rientra nei tuoi nutrienti”. Se quello che mangiamo rientra nei nutrienti che si devono assumere nell’arco della giornata, in relazione al fabbisogno giornaliero ed in base al proprio metabolismo ed attività fisica coinvolta, per i teorici di questo approccio non ci sarebbe bisogno di preoccuparsi più di tanto se talvolta ci concediamo anche qualche junk food. Ma questa idea è solo un’ideologia sbagliata che è stata fatta passare.

Dal conteggio dei macronutrienti nasce l’acronimo if it fits in your macros, IIFYM appunto, ma anche le incomprensioni che invece si trasformano in “mangio tutto ciò che mi pare, tanto rientra nei macronutrienti”. Non è così e non è questo il concetto di dieta flessibile, come teorizzata da Lyle McDonald nel libro A guide to flexible dieting (2005). I macronutrienti hanno un loro peso, cosi come il bilancio calorico energetico, ma anche i micronutrienti e la qualità dei cibi.

IIFYM e il calcolo ossessivo dei macronutrienti

L’IIFYM punta a controllare in maniera precisa i grammi dei macronutrienti nel contesto dell’apporto calorico stabilito, pur con una miriade di varietà alimentare, che dovrebbe comunque essere costituita da cibi sani, genuini e “puliti”.

L’approccio IIFYM, a differenza della dieta flessibile, non tralascerebbe la possibilità di improvvisate variazioni caloriche o alterazioni del rapporto dei macronutrienti giornalieri fuori da quanto pianificato precedentemente, come invece prevede la normale flexible dieting. Offre semplicemente una scelta di cibi molto ampia per coprire le proprie definite grammature di macronutrienti e le calorie giornaliere.

Da ciò si dedurrebbe quindi che una dieta flessibile può non condividere nulla con l’IIFYM, ovvero col centrare le grammature dei macros stabilite, e un piano alimentare che rispetta l’IIFYM può avere ben poco di flessibile, come il dovere di rientrare in quelle determinate grammature e calorie giornaliere da assumere o l’eventualità di eliminare in toto il junk food.

Calcolo ossessivo dei macronutrienti e Junk Food

L’IIFYM in realtà non prevede il consumo di junk food, ma normativamente dice che, tutto sommato, si possono mangiare anche cibi molto vari, e non necessariamente albume, riso, pollo, gallette e merluzzo, per stare al passo con i propri macronutrienti giornalieri. Gli alimenti da soli non si definiscono “buoni o cattivi”. Ciò che conta è il loro contributo relativo alla dieta: una dieta sana che preservi la qualità complessiva della dieta stessa.

L’etichetta di “alimento pulito” è molto fuorviante se applicato a singoli alimenti: un alimento non può essere giudicato in modo isolato dal resto della dieta. Etichettare gli alimenti come “puliti o sporchi” ignora, alle volte, il contesto, e ignorando il contesto si cade spesso in errore.

In generale si ha la tendenza a credere che ci siano cibi “cattivi” che devono essere evitati del tutto al fine di raggiungere particolari obiettivi fisici. A lungo termine, evitare cibi spazzatura ed essere perennemente dipendenti e meticolosi nella scelta degli alimenti più “giusti” da consumare per l’apporto di nutrienti giornaliero può condurre a problematiche che si ripercuotono sullo stato di salute generale. I patiti dell’IIFYM stanno particolarmente attenti al monitoraggio dei grammi degli alimenti, tramite le app adibite a questi conteggi, affiancati in ogni momento dalla bilancia sempre in mano, nonostante ciò si attenga ben poco a dati realistici (Aragon 2016).

IIFYM e il calcolo ossessivo dei macronutrienti

Non è raro osservare persone che si chiedono cosa possono mangiare a fine giornata per riempire i nutrienti che sono rimasti, come combinare micro dosi di vari alimenti per ottenere l’esatta combinazione.

Grammi, kcal e nutrienti

L’intoppo sta, però, nel fatto che non è possibile conoscere con precisione i grammi di nutrienti effettivamente ingeriti e dal corpo utilizzati per diverse motivazioni. Per esempio il primo dovuto al fatto che le etichette riportano dei dati medi, in seconda analisi la questione relativa alle modalità con cui l’organismo di ognuno di noi gestisce questi nutrienti.difatti può darsi che una persona riesca a ricavare più calorie dalla verdura rispetto a un altro individuo con stesse caratteristiche corporee, ma flora intestinale diversa.

Ma il pensare, rimuginare e ricalcolare ogni singolo nutriente della propria alimentazione, potrebbe, a lungo andare, determinare un fattore di stress mentale che si ripercuote da qualche parte nel nostro metabolismo. E ancor di più questo Food-checking, l’atteggiamento che emerge dal controllo sistematico del cibo attraverso il contare le calorie, pesare il cibo di continuo, scolare l’olio, rompere una mezza galletta, partecipa al perdurare dei DCA.

Ciò che contraddistingue una sana alimentazione dalla patologia, è quando l’ossessione diventa destabilizzante e intrusiva nella vita stessa dell’individuo, e basta davvero poco per rientrare in un loop insidioso: tutto si genera dalla ricerca di benessere e di salute, enfatizzando l’aspetto psico-fisico, ma poi può sfociare in un’ossessione, perdita di controllo e negazione del cibo stesso come mero fattore edonico.

Apprezzi i nostri contenuti? condividili con i tuoi amici sui tuoi social preferiti. Aiutaci a combattere le fake news sulla psicologia, iscriviti al nostro canale Youtube, ascolta i nostri podcast su Spotify, Apple Podcast e Spreaker. E che l’evidencebased sia con te.

Veronica Vita

Scopri come leggere migliaia di libri su marketing e psicologia gratuitamente