Una paura comune, che ho visto negli occhi di tanti compagni di corso prima, giovani psicologi poi. Dopo cinque anni di studio, anni di tirocinio, esame di stato, master e scuole di specializzazione c’è chi è ancora costretto a cercare, con la paura di doversi occupare d’altro. Oltre i soliti dati, andremo ad esplorare il magico mondo di internet, in cerca di posizioni lavorative per psicologi in italia. Troveremo qualcosa, oppure dovremo iscriverci a ingegneria?

Un articolo senz’altro insolito, che tuttavia ci auguriamo possa essere stimolante per alcuni di voi. Senza perdere altro tempo, andiamo a vedere nel pratico cosa offre il mercato del lavoro online, nel 2019, per gli psicologi.

 

La paura di cercare prima della paura di trovare

 

Marco, dopo essersi laureato in triennale, poi in magistrale in psicologia clinica a pieni voti, e dopo aver terminato il suo tirocinio professionalizzante, svolto 6 mesi in università + sei mesi in ospedale, decide di approcciarsi all’esame di stato. Un vero successo! Ora, dopo tante ore di studio e pratica, potrà entrare nel mondo del lavoro.

Accompagneremo il buon Marco nella ricerca su internet, utilizzando determinate parole chiave che ti mostreremo in seguito. Come puoi vedere nell’immagine qui sotto, digitando semplicemente la frase “lavoro psicologia 2019”, il nostro amico google cerca di aiutarci. Circa 32.500.000 risultati, in tutto il pianeta. Andiamo a vedere cosa offre l’online.

 

La Paura di non trovare lavoro

 

Il primo Link (clicca qui per vedere con i tuoi occhi) si riferisce ad una piattaforma molto famosa, sulla quale le aziende possono pubblicare annunci di lavoro. Analizziamo i primi risultati, che ricordiamo sono stati generati cercando offerte di lavoro per psicologi:

  1. Sales Manager B2B (Assunzione Diretta)
  2. infermieri a tempo pieno o part time
  3. STAGISTA ADDETTO ALLA GESTIONE E SELEZIONE DEL PERSONALE
  4. EDUCATORE
  5. Cercasi Educatori di comunità
  6. Ricerca Coordinatori Area Sanitaria (RE)
  7. Assistente per disabili
  8. UX Designer/researcher

Marco, nonostante sia stato formato come psicologo clinico, può ambire a qualunque impiego richiedente l’abilitazione, poiché è iscritto all’albo come psicologo (esiste un solo albo per tutti gli psicologi, non ci sono differenze). Quindi, sarà portato a candidarsi a tutte le voci che richiedano l’iscrizione all’albo. Le vedi? Io no.

Scherzi a parte, entrando nei link noterai che l’iscrizione all’albo è richiesta per il primo annuncio. Per gli altri basta la laurea , magistrale o triennale. L’annuncio 6 è da scartare perché sono richiesti almeno due anni di esperienza come psicologo, e Marco lo è appena diventato.

 

La paura di non essere abbastanza formati

 

Andando a cercare in altri portali, sempre con le stesse parole chiave, gli annunci più frequenti riguardano:

  • Risorse Umane
  • Educatore
  • Psicologo (Necessaria Iscrizione all’albo)

Nonostante la sua formazione possa essere ritenuta distante dalle eventuali richieste, Marco appare idoneo alla selezione titoli (laurea di psicologia/ esame di stato). La domanda è: dentro di sé, il ragazzo si sentirà davvero “idoneo”, oppure no? Questa è ovviamente una variabile personale, influenzata da differenze individuali impossibili da definire a priori. Supponiamo che si, il nostro eroe si senta pronto, perché è giovane e di fatto ha le credenziali per poter almeno inviare il curriculum, o consegnarlo di persona. La prossima mossa? Ci sono altre possibilità che non abbiamo considerato?

 

Un paio di consigli utili oggi, che potrebbero essere inutili domani

 

Lo psicologo può lavorare come dipendente, ma anche come libero professionista. Esistono inoltre infinite variabili nella vita di tutti i giorni, e non esiste un professionista che abbia avuto un percorso identico ad un altro. L’esame di stato è indispensabile per lavorare come psicologo, tuttavia le conoscenze pregresse possono essere sfruttate in altri modi e, unite alla laurea, rendere il nostro profilo appetibile per posizioni lavorative differenti.

Il consiglio che ci sentiamo di dare agli studenti è in realtà uno: non trascurare la forza dei social media. Come abbiamo iniziato a raccontare nell’ultima puntata del nostro podcast, lo psicologo, straordinario conoscitore del meccanismi cognitivi umani, non può ignorare i meccanismi innescati dai social media sulla popolazione.

Inoltre, i social rappresentano uno strumento che promuove in modo esponenziale la generazione di contatti, sia nel personale che nel lavorativo. E i contatti, nel lavoro, non sono importanti, sono l’unica cosa che conta.

Considerazioni finali

 

Con questo articolo non vogliamo suggerire l’idea che trovare lavoro dopo la laurea sia semplice, oppure al contrario impossibile. La tua storia esula da statistiche, storie di altre persone o video su youtube riguardanti il mercato del lavoro. Per alcuni sarà facile, per altri no, indipendentemente dalla laurea in psicologia, in cartomanzia o in rapinologia.

Se hai un’idea, e se hai le risorse per metterla in pratica, non aspettare di essere laureato o di essere psicologo. Parti dalle fondamenta (che sempre richiedono tempo e voglia), per poi arrivare ad un accenno di mura.

E, nel caso volessi sfruttare il digital per promuoverti, inizia col piede giusto. Prenota una consulenza gratuita di 45 minuti, esclusiva per psicologi e studenti di psicologia.