Il concetto è quello di focalizzare la propria attenzione in una singola cosa (tipicamente il respiro) e mantenere l’attenzione su di essa, cercando di accettare tutti i pensieri che sopraggiungono automaticamente, osservandoli senza giudizio, e ritornando costantemente a focalizzarsi sul respiro.
Penserai:
“Si, ma perché dovrei praticare la meditazione mindfulness? Che cosa ci guadagno?”
per questo ora ti spiego i suoi benefici, utili a comprendere il reale significato della mindfulness.
Benefici della Mindfulness
Nell’ultimo decennio, sono aumentati vertiginosamente gli studi scientifici riguardo la mindfulness e i suoi benefici. Nello specifico, la letteratura si è focalizzata su:
- Miglioramento del benessere soggettivo
- Riduzione dello stress e dell’ansia (come rilevato dalla riduzione livelli di cortisolo)
- Migliore regolazione emotiva (indicato da una minore attivazione dell’amigdala)
- Diminuzione dell’infiammazione (riduzione dei livelli di citochine proinfiammatorie, responsabili dell’infiammazione)
- Miglioramento dell’attenzione e della memoria di lavoro (in particolare dell’attenzione selettiva)
- Gestione dell’angoscia (maggiore consapevolezza)
- Aumento della Neuroplasticità (rilevabile tramite l’aumento dei livelli di BDNF)
La pratica prolungata risulta essere associata a dei miglioramenti del benessere soggettivo, e al migliore funzionamento delle connessioni tra le aree prefrontali deputate alla gestione delle emozioni e le aree dell’amigdala che gestiscono lo stress.
I benefici della mindfulness associati all’attenzione, riguardano in particolare l’attenzione selettiva, ma questi portano anche a mantenere l’attenzione più facilmente, e alla diminuzione del vagare della mente (mind-wandering).
A partire dal 1979, è stata implementata la mindfulness come supplemento alla psicoterapia, costituendo dei veri e propri interventi basati sulla mindfulness.
Mindfulness e Psicoterapia
Gli interventi basati sulla mindfulness (MBI), come la riduzione dello stress basata sulla mindfulness (MBSR) e la terapia cognitiva basata sulla mindfulness (MBCT), sono spesso associati ai trattamenti di mantenimento per la prevenzione della ricaduta dei sintomi depressivi.
Diversi studi evidenziano l’efficacia degli interventi basati sulla mindfulness sui sintomi depressivi, sottolineando come i risultati di questa terapia, siano simili a quelli della terapia farmacologica.
Tenendo conto di queste osservazioni, e che la mindfulness non ha nessun effetto collaterale, può essere considerata una terapia che ha un gran potenziale.
Gli interventi basati sulla mindfulness hanno avuto benefici anche sui sintomi dell’ansia, e talvolta anche in alcuni disturbi psichiatrici, anche se la letteratura ha evidenziato risultati contrastanti per questi ultimi.
Ora penserai:
“interessante, ma io non ho tempo per fare queste cose”
Ma in realtà bastano pochi minuti di mindfulness al giorno per avere dei benefici.
Mindfulness: dopo quanto funziona?
Se pensi di non avere abbastanza tempo per farlo, o che i benefici arriverebbero solo a distanza di anni, rilassati, non è così.
in realtà si possono avere benefici tangibili già nel breve termine, anche con sedute di mindfulness da 8 minuti. Fin dai primi giorni si manifesta una ridotta attivazione allo stress da parte dell’amigdala, e già dopo due settimane si notano i miglioramenti sull’attenzione e la concentrazione.
Tuttavia, per mantenere questi benefici e per un miglioramento ottimale del benessere soggettivo, è necessaria una pratica costante e prolungata.
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