Nootropil? Mai sentito nominare? Io si, e parecchio. Uno degli psicostimolanti più cercati sul web. Andremo oggi a scoprire di più su questa sostanza. Si tratta di un farmaco illegale, oppure è possibile rimediarlo? Esistono benefici dall’assunzione continua, anche in assenza di malattia?

Nootropil: una promessa mai mantenuta

Partiamo subito a mille, tagliando la testa al toro: il nootropil? Lo trovi anche su Amazon, e gli effetti sono portentosi. Un miglioramento dell’efficacia neurale, nel ragionamento e nella capacità di apprendimento. Diventerai un Cyborg, al pari di C17 e C18 di Dragonball, arrivando ad un livello anche superiore del Super Sayan di primo livello. Ovviamente scherzo (nel caso non fosse chiaro).

Il nostro “amico”  è un farmaco a tutti gli effetti, e può essere acquistato solo con una ricetta medica. Quindi no, niente compresse su Amazon a cinque euro e novantanove centesimi. In clinica, viene utilizzato nel trattamento di mioclono corticale, in monoterapia o in combinazione con altri farmaci.

Il principio attivo che si nasconde dietro al portentoso farmaco, non è altro che il famosissimo Piracetam, che abbiamo già affondato in un video su YouTube. Affondato…si fa per dire. Ad oggi, non ci sono evidenze scientifiche di un utilizzo efficace al di fuori della pratica clinica. Cosa significa?

I nootropi migliorano la memoria_ Psicologia Cognitiva Applicata

Che non esistono benefici per persone sane. Se pensi che una bella dose di nootropil ti possa aiutare col compito di matematica, o con l’esame di analisi 1, beh…ti sbagli di grosso. Siccome però gli scettici, qui sul web, sono davvero tanti, non ci limiteremo a dire che è inutile. Andiamo ad analizzare un paio di ricerche scientifiche.

Nootropil: cosa dice la scienza?

La ricerca più completa di tutti è quella di Fond e colleghi del 2015, che abbiamo già citato, e continueremo a citare per forza di cose. Gli studiosi hanno preso in considerazione ogni pubblicazione scientifica riguardate l’utilizzo di farmaci nootropi e individui sani.

Tra questi, spuntano anche i farmaci a base di Racetam, tra cui appunto il piracetam (Nootropil). La conclusione al quale lo studio arriva è che…non ci sono sufficienti evidenze scientifiche né per supportare, né per rigettare una presunta ipotesi di efficacia.

Quali potrebbero essere i benefici, o gli effetti collaterali? In mancanza di studi, rispondere a domande simili è semplicemente impossibile. Mi rendo conto, però, che agli scettici un paper scientifico, pubblicato e validato da esperti, potrebbe non essere abbastanza. Andiamo quindi ad analizzare un altro esperimento.

Ah no, perché non esiste. OPS. A tutti i lettori del blog Psicologia Cognitiva Applicata deve essere chiaro che, gli effetti ottenuti su campioni clinici non sono in alcun modo generalizzabili a individui sani. Cercherò di esprimere nel modo più semplice possibile questo concetto nel seguente paragrafo.




Pratica clinica e non clinica: l’importanza del campione nelle ricerche scientifiche

Giacomo è un atleta di alto livello, che gioca nella massima serie di calcio del suo paese. In campo, è in grado di correre per km senza mai fermarsi, ma spesso è mentalmente stanco. Non riesce a concentrarsi  bene, e sbaglia spesso gesti tecnici semplici.

Alessio è l’allenatore di Giacomo. Ultra sessantenne, accanito bevitore di birra media e sigarette. Da qualche tempo assume quotidianamente Gingko-Biloba per rinforzare la propria memoria, e in effetti funziona. Da quando ha iniziato a prenderlo per tre volte al giorno, è in grado di ricordare quasi tutto (inclusi i nomi dei nuovi giocatori, che prima gli sfuggivano).

Scienziati che studiano i nootropi in laboratorio_ Psicologia Cognitiva Applicata

Alessio consiglia quindi il Gingko a Giacomo. La domenica, l’atleta compie meno errori. Nelle partite seguenti, tuttavia, l’integratore sembra non avere alcun effetto. Perché?

I due personaggi sono immaginari. Alessio soffre di demenza senile, per questo il Gingko ha un effetto positivo. Perché, la sostanza, va a contrastare i sintomi di una probabile patologia. Giacomo, invece, è sano. per lui, tra Gingko Biloba e acqua non c’è differenza.

Nootropil: riflettere e informarsi, prima di agire

L’esempio portato vuole essere semplice, e comprensibile. I due personaggi appartengono a gruppi differenti. Al di là delle speculazioni markettare, o della ricerca X dello scienziato pazzo del 1990, c’è veramente poco.

Con questo, è altrettanto errato affermare che il piracetam sia inefficace al 100%. Semplicemente, non esisistono abbastanza dati per sostenere qualunque ipotesi. Come ho però detto in precedenza – e ci tengo a ribadirlo – senza dati, sorgono un paio di problemini. Non siamo a conoscenza degli effetti né sul breve, né sul lungo termine. Senza dimenticarci, poi, che si tratta di un vero e proprio farmaco utilizzato in clinica, nato per la clinica.

Il mio consiglio? Lascia perdere il nootropil, e vai su qualcosa che abbia più studi alle spalle (come avrai capito, ci vuole ben poco). I nootropi naturali, al contrario di quanto si possa pensare, stanno dando risultati interessanti, con i dovuti limiti. Se non sei persuaso, e credi all’esistenza dell’NZT (la droga di Limitless), leggi qui. Cambierai idea quasi sicuramente.

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Amedeo